In apertura il bando regionale finalizzato al sostegno di investimenti verso l’efficienza energetica e la produzione di energia pulita rivolto alle imprese dell’Emilia Romagna

Con la definizione del Programma FESR 2021-2027 (Fondo europeo di sviluppo regionale) la Regione Emilia Romagna ha stabilito 4 priorità a cui destinare le risorse stanziate dai Fondi europei dedicati alla politica di coesione:

  1. Ricerca, innovazione e competitività
  2. Sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza
  3. Mobilità sostenibile e qualità dell’aria
  4. Attrattività, coesione e sviluppo territoriale

Ognuna di queste priorità a sua volta si suddivide in differenti linee di intervento, ciascuna caratterizzata da specifici obiettivi e azioni da raggiungere grazie alle risorse assegnate.

In particolare, analizziamo un bando elaborato in attuazione della priorità 2 ed in riferimento ai seguenti Obiettivi Specifici:

  • Promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra (OS 2.1),
  • Promuovere le energie rinnovabili in conformità della direttiva (UE) 2018/2001, compresi i criteri di sostenibilità ivi stabiliti (OS 2.2),
  • Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici (OS 2.4).

Con la Delibera di Giunta Regionale n. 2092 del 28 novembre 2022 è infatti stato pubblicato il “BANDO PER IL SUPPORTO AD INTERVENTI ENERGETICI E PREVENZIONE SISMICA DELLE IMPRESE”. Attraverso questa iniziativa la Regione intende sostenere la realizzazione di progetti di riqualificazione energetica degli edifici e per l’installazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili fino a una potenza installata pari a 1 MW.

Con questa misura le imprese potranno contribuire al raggiungimento dei target fissati dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) e, a livello regionale, dal Piano Energetico Regionale e dal Patto per il Lavoro e per il Clima. La Regione Emilia Romagna, infatti, punta al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050 e il passaggio alle energie pulite e rinnovabili al 100% entro il 2035.

 

DESTINATARI

Possono presentare domanda di contributo:

  • imprese singole aventi qualunque forma giuridica;
  • aggregazioni di imprese, costituite nella forma di contratto di rete (purché stipulato e registrato presso la competente Camera di Commercio prima della presentazione della domanda);
  • soggetti giuridici iscritti al Repertorio Economico Amministrativo (REA);
  • consorzi con attività esterne.

Risultano invece escluse le Associazioni Temporanee di Imprese.

 

INTERVENTI AMMISSIBILI

Il bando prevede il finanziamento di progetti finalizzati:

  1. alla riqualificazione energetica degli edifici nei quali si svolge l’attività del soggetto richiedente
  2. alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinate all’autoconsumo del soggetto richiedente;
  3. al miglioramento/adeguamento sismico degli edifici nei quali si svolge l’attività del soggetto richiedente.

Gli interventi in progetto devono rispettare le seguenti condizioni generali di ammissibilità:

  • non dovranno ricomprendere attività che sono parte di un’operazione oggetto di delocalizzazione in Emilia-Romagna o che costituiscono trasferimento di una attività produttiva da uno stato membro dell’Unione o da un’altra Regione italiana;
  • essere suggeriti dalla diagnosi energetica allegata alla domanda di contributo (condizione valida solo per gli interventi di cui ai punti 1 2 2);
  • essere realizzati in siti produttivi operativi al momento della data di presentazione della domanda;
  • essere assoggettati alla richiesta di un mutuo che rispetti determinate caratteristiche (ad es. durata di almeno 4 anni e per almeno il 50% dell’investimento complessivo);
  • solo nel caso in cui le operazioni rientrino nell’ambito di applicazione della Direttiva 2011/92/UE, dovranno garantire esistenza della valutazione dell’impatto ambientale o procedura di screening.

Sono inoltre previste una serie di ulteriori specifiche limitazioni per l’accesso al bando, in funzione della tipologia del progetto. In particolare, gli interventi di miglioramento/adeguamento sismico degli edifici potranno essere finanziati solo se abbinati agli interventi cui ai punti 1) e/o 2) e per edifici localizzati in Comuni classificati in zona di rischio sismico 2 (non applicabile quindi sul territorio di Salsomaggiore Terme, che ricade in zona 3).

Gli investimenti potranno essere avviati a partire dalla data di presentazione della richiesta di contributo e si dovranno concludere entro il 31 dicembre 2024.

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:

  1. Spese per la fornitura dei materiali e dei componenti necessari per la realizzazione degli impianti e delle opere ammesse a contributo, relativamente alla riqualificazione energetica;
  2. Spese per la fornitura dei materiali e dei componenti necessari per la realizzazione degli impianti e delle opere ammesse a contributo, relativamente alla produzione di energia da fonti rinnovabili;
  3. Spese relative a opere a carattere strutturale, necessarie per conseguire l’obiettivo di miglioramento/adeguamento sismico;
  4. Spese per progettazione, direzione lavori, collaudo e certificazione degli impianti (nella misura massima del 10 % delle voci di spesa a) +b) +c);
  5. Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5 % del totale dei costi diretti di cui alla lettera a), b), c) e d).

 

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati ai sensi del presente bando sono pari a complessivi € 13.000.000,00.

I contributi verranno concesso a fondo perduto nella misura massima del 25% della spesa ritenuta ammissibile:

  1. 10 % della spesa ammissibile, determinata sommando tutte le voci di costo ammissibili;
  2. 15% massimo della spesa ammissibile calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi per un mutuo di almeno 4 anni.

Il calcolo dell’importo di cui al punto 2) sarà effettuato considerando il valore del mutuo effettivamente stipulato dall’impresa (minimo il 50% dell’investimento) e la durata, applicando un tasso di interesse forfettario del 4%. Il mutuo dovrà essere mantenuto almeno per tutta la durata degli obblighi derivanti dalla stabilità delle operazioni.

In particolari condizioni il contributo concedibile potrà essere incrementato di 5 punti percentuali, arrivando così a coprire fino al 30% delle spese ammissibili, per un importo massimo concedibile pari a € 150.000,00.

L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria minima di € 50.000,00 (IVA esclusa).

 

LE TEMPISTICHE

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del 31 gennaio 2023 fino alle ore 13.00 del 22 febbraio 2023.

La piattaforma informatica chiuderà anticipatamente al raggiungimento eventuale delle 400 domande. L’applicativo web Sfinge 2020 sarà reso disponibile 2 giorni prima dell’apertura ufficiale per la sola compilazione e validazione della domanda.

L’iter del procedimento istruttorio sarà concluso entro 90 giorni decorrenti dal termine di presentazione delle domande.

Attenzione: per l’accesso è necessario essere in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

 

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